Cervello non so, in fuga mi piacerebbe.

Vorrei andare via da questo paese, l’ho detto tante volte. Magari non sono un cervello, ma la parte “in fuga” della frase “cervelli in fuga” mi attira ogni minuto di più. Combatto ogni giorno con la miopia, l’ottusità, l’ignoranza. Certi giorni è una battaglia impossibile. Certi altri pure.

Presenti un documento e ci vogliono ore solo per fare capire cosa serve ad un impiegato che è stato assente ore, mesi per avere quello che chiedi. Spesso non lo ottieni, devi chiedere per favore quello che è un diritto, devi pagare oltre il 50% di quello che guadagni allo stato, non hai servizi di nessun genere. O magari presenti i documenti per partecipare ad un bando di gara e qualcuno ti informa che nel plico di partecipazione mancavano i documenti. Quelli che tu e il notaio avete inserito, purtroppo si sono smaterializzati. Si sospetta del mago Silvan.

Questo senza considerare la frustrazione per essere (bravi) a fare qualcosa che nel deserto sahariano in cui abito (Catania) è inutile mentre all’estero è apprezzato.

Allora che fai? Pensi ad andare via, e mollare tutto. Guardi i tuoi amici all’estero e vedi come vivono, cosa dà loro lo stato, come li aiuta in mille modi. Io invece devo sentirmi un ministro che decide di darmi 300 euro in tre anni di affitto (e anche cambiando il ministro il risultato è uguale).

Voi che speranze avete per il vostro futuro e per quello dell’Italia? Restare o partire?

6 commenti

  1. Caro Roberto, chi come me è nato a 100 km appena da quel “deserto” sa delle difficoltà aggiuntive (e, sappilo, ti ammira per la forza!).
    In certi momenti tutta l’Italia mi sembra un gran Ministero. Intendendo per Italia la componente economica, e per Ministero un posto dove le cose non funzionano perchè…
    Perchè….già, perchè?
    Perchè quelli che dovrebbero fare le leggi le violano, perchè quelli che dovrebbero fare gli interessi dello stato fanno i propri, perchè…lo so, si va sempre a parare li.
    Allora rimango sull’aspetto prettamente “economico” e ti do il mio spunto, che è pur sempre una domanda ma su cui ragionare:

    perchè in italia è così difficile far rispettare la legge?

    Perchè il punto è tutto qua! Se un construttore/immobiliarista ha incassato qualche milione con gli anticipi, ha fatto fallire l’azienda e costretto gli inquilini a ricomprarsi le case (chi poteva) e lui ora (che continua a fare il costruttore) va in giro sul suo yacht da 3 mln di euro, qualcosa di sbagliato nel meccanismo c’è…

    Per non parlare del diritto fallimentare, che salva tante teste (e alcuni lavoratori) e manda a bagno fornitori piccoli (soprattutto) e grandi.

    Insomma, non so se si tratti di riscrivere le regole, di cambiare chi le deve far rispettare, di inventarsi qualcosa…ma DAL BASSO il pensiero che viene più facile è: se devo fare qualcosa la faccio da un’altra parte.

  2. beh… io abito a maletto… non so quanto possiate conoscere questo paese… ma diciamo che almeno il 20% delle cose funzionano abbastanza bene… non è come la città… nella quale non funziona nulla…

    la cosa che in ogni caso mi da maggiormente fastidio è il fatto del lavoro nero… c’è gente che all’università prende la borsa di studio perchè dichiara di prendere meno di 8mila euro al mese… quando conoscendoci tutti nel paesino quelli almeno hanno tre case… e proprietà come non mai… non dichiarate allo stato….

    ma che vogliamo farci? per il resto i sani principi del paese… e la vita molto tranquilla… mi hanno formato… prendere la laurea? un modo per fare contenti chi ti sta accanto e chi ha posto molte speranze su di te… nient’altro… questo paese non ha nulla da offrire ai laureati… ma con un pò di intelligenza… beh.. magari il lavoro si può creare… come hai fatto tu caro roberto…

    in fin dei conti bisogna accontentarsi di poco… io mi accontenterei anche di mille euro al mese abitando nel mio paesino… mio padre con 1200 euro è riuscito a crearsi una posizione… ha mantenuto mia sorella, che si è laureata.. e ora mantiene me… quindi… basta ammirare le piccole cose…

    le file agli sportelli…?? le vogliamo noi…!!! ogni volta che un impiegato sbaglia… chiamiamo la finanza, i carabinieri… e vedi come si velocizzano le pratiche… mal che vada… facendo un esempio… alle poste di catania sbagliano?? mandate una bella email a roma… vedrete… sarete ricompensati…

    e così è in tutte le cose… ormai non perdono più nessuno…

    saluti,
    resta roberto… se riesci a comprare una casa in un paesino… ritirati lì… sposati e fatti una bella vita tranquilla gestendo unimagazine e il resto…

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