C’è una cosa che accomuna tuo nonno e il presidente Kennedy: gli strumenti con cui entrambi si facevano la barba. Rasoio di “sicurezza”, pennello, sapone o crema e una ciotola. Da oggi, anche io sono della partita, dovreste esserlo anche voi .
Certe volte una scelta vintage è una moda, altre una necessità, altre ancora una curiosità. Nel mio caso, la scelta di radermi con un rasoio di sicurezza dual edge, ed abbandonare il multilama con testina a 65 lame (Gillette o Wilkinson per capirci) è stata dettata da un mix di fattori.
Vuoi il fatto che i multilama sono arrivati a costi mostruosi, vuoi il risultato di cui non ero pienamente soddisfatto, vuoi l’ecologia data la plastica che si produce, e complice un amico che mi ha fatto conoscere questo mondo, ho deciso di fare il grande salto. Cosi, complice il natale mi sono fatto regalare il kit che vedete in foto: rasoio Merkur 33C, pennello in puro tasso, lamette Merkur, crema da barba Taylor of Old Bond Street.
Che dire: i risultati sono meravigliosi, e la barba è di nuovo un piacere. Premesso che già l’insaponare la faccia con il pennello dopo avere montato la crema nella sua ciotolina da una sensazione di benessere straordinaria, il taglio fatto con la lametta è semplicemente straordinario. Non passi 4 pezzi di ferro, magari più di una volta perchè si blocca con la barba lunga. No, ne passi uno solo e casomai fai il contropelo. Stop. Finito.
Certo, non è un volgare pezzo di plastica, è una macchina e devi trattarla con rispetto finche non hai preso la mano: non devi premere come fai con i multilama, devi inclinare il rasoio, seguire il verso della barba, insomma devi concentrarti sulla rasatura. Ma in un mondo in cui corri sempre, non è meraviglioso regalarsi 10 minuti? All’inizio magari ti farai qualche piccolo taglietto, ma arrossamenti, fastidi, peli incarniti saranno solo un ricordo dopo poco.
In Italia i prezzi nei negozi sono altalenanti (lo stesso rasoio arriva a costare 60 euro o 250), ma on line risparmiate fino al 40%. Un rasoio di qualità va via con 30 euro, le lamette che cambierete ogni 3 barbe circa tra 80 centesimi (80! capito!!??) e 4 euro, sapone o crema da 5 euro in su, un pennello circa 35 euro ma arriverà ai vostri figli. E oltre al risparmio e al benessere, darete una mano all’ambiente e terrete in mano un pezzo della storia del costume maschile. Non per niente J.F.K. usava questo stesso rasoio. E vostro nonno anche.
11 commenti
Io (le poche volte che faccio la barba) uso la suddetta strumentazione da anni 🙂
Bell’articolo 😉
Grande Andrea!
Condivido pienamente la tua scelta. Anni fa appartenevo pienamente a questa scuola di pensiero, ancora più rusticamente io usavo il rasoio da barbiere (quello che se sbagli commetti suicidio) la crema prerasatura proraso e il pennello da carpenteria pesante (no, non era di tasso) però i risultati erano magnifici. Poi, non so perchè ho smesso. Mi hai fatto ritornare la voglia, domani faccio gli acquisti. Grande Roberto.
Una correzione, le lamette costano molto meno di 80 centesimi l’una. Comprate a pacchi di 100 si arriva ai 10/20 centesimi dipende dalla marca.
Inoltre puoi scegliere la lametta che va meglio per te, cosa non da poco:
http://artedelradersi.wordpress.com/2011/11/10/scegliere-lamette-e-rasoio-giusti/
Hai ragione: molto del fascino della rasatura sta anche nel provare e nel cercare l’abbinamento perfetto tra lama, rasoio, e pelle. Comprate in stecca da 100 appunto si arriva persino ai 6 centesimi…(Astra).
Sono pienamente d’accordo con te Roberto. Radersi con un rasoio DE vuol dire regalarsi 10 Minuti di pace con se stessi e col mondo.
Per me e’ l’unico metodo per potermi radere tutti i giorni senza avere la pelle ridotta a un colabrodo o a una fornace.
E’ una vita che mi rado cosi’ per me che ho la barba dura da quando avevo 18 anni (oggi ne ho 46) con il rasoio Gillette originale degli anni ’50 di mia madre (che lo usava al tempo per depilarsi le gambe) non sono riuscito a mettere le mani su quello di mio nonno ma so che ce l’aveva per che’ l’ho visto piu’ di una volta. Ho continuato perfino a militare apprezzando anche le monolama della Bic (le uniche bilama della gillette le ho buttate dopo il primo pacchetto). Ero l’unico della caserma che usava la crema da barba del militare (che non era per niente male). Ma non occorre necessariamente il pennello e la crema da barba (anche se molto piu’ fashion) anche una buona schiuma va bene, l’importante è che l’automatico sia di metallo, quello di plastica venduto dalla Wilkinson non è il massimo. Recentemente mi sono fatto un regalo ho buttato il plasticone del Wilkinson e ho preso un Timor bronzato con apertura a farfalla (quello Gillette è invece a tre pezzi svitabile) a 25 Euro a Treviso da un negozio che fa forniture per parrucchieri e barbieri: FANTASTICO il contropelo quasi non serve. Mi sono preso anche la Shavette a lama intera e quello di sicurezza in plastica da barbiere voglio provarli. Le lamette non sono di solito critiche ma mi sono trovato sempre molto bene con le BIC, le Gillette tagliano tanto, le Wilkinson funzionano male da nuove e peggio da usate. Attenti mi raccomando lavate SEMPRE in acqua e togliete tutti i residui di schiuma e barba da rasoio e lametta smontando ogni volta il tutto e pulendo la lametta facendo scorrere il dito dall’interno verso l’esterno. Ciao
Ciao Diego,
faccia sapere come ti trovi anche con la shavette, mi ha sempre incuriosito…
PS hai un link per il TIMOR? Non lo conoscevo…