Continuano le mie avventure in giro per lavoro, e le mie necessità continuano a seguirmi: mac, foto, connessione, servizi vari. Se hai scelto la vita dello zingaro digitale, serve avere metodo e organizzazione.
Premessa
Il lavoro, sta cambiando, e con lui molti di noi: il cambiamento è vita e allo stesso tempo misura di sicurezza per essere sempre pronti ad affrontare un mondo che propone sfide sempre diverse.
Per me, e per il mio team, cambiamento significa anche lavorare in remoto, ognuno da dove preferisce, con una obbligazione di tempi e risultati anziché di ore lavorative dovute. Ci incontriamo circa una volta al mese, e ci sentiamo/vediamo/interagiamo con vari strumenti come Slack, Trello, Google docs, etc.
Proprio per questo il mio zaino deve essere sempre pronto a tutto: una riunione telefonica in ambienti rumorosi, recuperare il vecchio file che serve ad un cliente dopo 5 anni che il lavoro è concluso, scattare la foto che serve per una nuova campagna.
A questo aggiungete le necessità tipiche di chi è spesso fuori casa, la necessità di rilassarsi, un minimo di cose per vari imprevisti, ed avrete quello che metto nello zaino.
NB Non porto sempre tutto, ma quasi 🙂
L’hardware
- Macbook Pro: lavoro, edito video, sistemo foto, aggiorno un sito, faccio una call con il team sviluppo per vedere a che punto siamo con i vari lavori. Non lo cambierei mai e mi accompagna da 5 anni senza perdere un colpo. Sta per essere sostituito dal nuovo 16′.
- Cavi: credo nella teoria di “tutti i cavi del mondo più uno”. Usb mini, micro, c, lightning, thunderbolt: ricorda, quello che dimentichi è l’unico che ti servirà.
- Hub USB-C: in epoca di “togliamo qualsiasi standard e vendiamo gli adattatori, anche se non serve per nulla” ho dovuto attrezzarmi con un onestissimo Kingston. Perfetto per Mac, PC e Ipad Pro.
- Macchina fotografica e obiettivi: nel mio zaino ho messo una mini custodia imbottita. Dentro ho una Eos R con un obiettivo abbastanza grandangolare (17-55 f 2.8 stabilizzato).
- GoPro: uso la 7 e la 8 e non mi hanno mai tradito e per lavori particolari danno una grande mano. Ovviamente ho uno zaino dedicato se so a priori che devo lavorarci concretamente.
- Hard Disk: ho un LaCie da 2TB rugged, cioè protetto da urti e cadute. Ovviamente è solo per l’on the road, a casa o in ufficio backup sul mio fidato Nas. (si, ho un ufficio e lo amo pure!)
- Router 4G: piccolo, leggero (90 grammi circa), non si sa mai quando può servire. Preso ad una svendita Vodafone, ad un prezzo impossibile, a volte ha salvato davvero la patria.
- iPad Pro + Pen : sta sempre più sostituendo il Mac. Ho la versione da 11, per me giusto equilibrio tra prestazioni e dimensioni, ed è veramente potentissimo. Ormai i lavori low budget sono tutti editati qui.
- PowerBank: grosso è bello dicono gli americani. Ho fatto mio questo detto e ho acquistato un mostruoso Anker da 26800 mah. Indispensabile tra telefoni, iPad, Mac, router, batterie assortite
- Cuffie: ho delle indistruttibili e ultra vintage Sony monitor MDR-V500. Robe che, per capirci, usava forse Cecchetto. Musicalmente passabili, hanno un suono piatto indispensabile per lavori di audio/video. Oggi sono sostituite dalle pronipoti MDR-7506.
- Blocco appunti.
L’extra pronto a tutto
Da non dimenticare gli extra che salvano la vita:
- Una bustina necessaire con spazzolino, dentifricio, sapone, deodorante, profumo, fazzolettini, Oki. Cortesia di Yahoo USA (true story).
- Poncho decathlon con spazio per addirittura uno zaino. I sei euro meglio spesi della mia vita.
- Thermos Zoirushi: cosi meraviglioso da meritare una recensione a parte.
- Sacchetto ripiegabile mini: cortesia Youtube Inc.
- Maglietta di ricambio.
Conclusione
Ovviamente quando so di dover stare fuori più giorni, o di dovere affrontare un lavoro più impegnativo, mi organizzo con ben altri bagagli e attrezzature, ma per le attività di ogni giorno non ho mai avuto problemi.
Apprezzerei qualsiasi suggerimento vogliate darmi tra gli indispensabili da aggiungere, o la vostra lista!