Il mio iPad Pro da 11, in versione da 1TB wifi + cellular, dotato di Apple Pencil e Smart Keyboard folio, ha appena compiuto un anno: vi racconto, in un test approfondito, in cosa ha sostituito il Mac, e in cosa non è riuscito.
Un anno con Ipad Pro 11 – TEST
Circa un anno fa ho acquistato un iPad Pro 11 direttamente da Apple: avrei potuto risparmiare, e anche tanto, su Amazon (qui siamo sui 400 euro meno del listino), ma acquistando per l’azienda ho preferito il noleggio operativo: meno pensieri e più vantaggi.
Obiettivo chiaro, nel passare ad un modello con 1TB di archiviazione (quanto il Mac), per di più con connettività cellulare, è stato quello di utilizzare il Macbook Pro il meno possibile.
A supporto ulteriore di questa decisione, e nel tentativo di viaggiare il più leggero possibile, ho da subito preso la Apple Pencil di seconda generazione e la Smart Keyboard Folio, che è tastiera e allo stesso tempo custodia.
Le funzioni per cui l’ho preso sono quelle che svolgo ogni giorno nel mio lavoro: navigazione, aggiornamento, studio, verifica e controllo dei social, presentazioni dai clienti, appunti durante una riunione, analisi correzione e revisione foto e video a supporto del team, qualche lavoro amministrativo (verifica fattura, emissione delle stesse, etc).
La prova sul campo
La prima parte del test è quella relativa a viaggi e alle visite ai clienti, quindi diciamo il lavoro prettamente esterno all’ufficio. Se dovete leggere un documento, correggerlo, rivedere o fare una presentazione è lo strumento perfetto: vi semplifica e velocizza di molto qualsiasi lavoro grazie alla penna e ha risultati assolutamente professionali. Idem per la navigazione o la visione di filmati.
Quando però vi serve una modifica al volo su qualcosa di più complesso mostra i suoi limiti: la verifica di un file in FTP, la modifica avanzata di una foto con Photoshop sono veramente più complesse.
Nella seconda parte ho invece testato l’uso in ufficio, quindi accesso a documenti in cloud, revisione con i colleghi dei documenti tramite annotazioni con la penna, montaggi video super light.
Qui non ha mostrato limiti di sorta, tranne forse il dovere passare per l’app Foto o Musica per anteprime e revisione dei contenuti: il multitasking in questi casi non era di certo ottimale, dati gli spazi del monitor, e l’uso delle app superfluo ma obbligato causa mancanza del file system manager.
In ogni caso, promosso quasi a pieni voti.
Folio Keyboard e Apple Pencil
Un paragrafo a parte meritano la Pencil e la tastiera, che si sono rivelati, nel corso di questi 12 mesi alleati indispensabili in molte occasioni.
Sulle prime ho dovuto prendere le misure alla Pencil, perchè non ero abituato ad un concetto che scoprirò fondamentale per il corretto approccio con lo strumento: è il sostituto del mouse. Significa che tutti i lavori che facevi con il dito, puoi farli più velocemente e con maggiore precisione grazie alla pencil, che in questo si rivela perfetta per aumentare produttività e facilitare il lavoro di routine.
L’attività in cui la Pencil offre un’esperienza superiore, e non poteva essere altrimenti, è nella scrittura/disegno. Il tratto è preciso, senza ritardi, comodo, dà una sensazione di frizione corretta, risponde bene alle inclinazioni/pressioni. Certo non è la carta, ma c’è una speciale pellicola (Paperlike) se avete bisogno di quella sensazione per prendere appunti in maniera efficace o disegnare meglio.
La Pencil si ricarica, come saprete, attaccandola magneticamente ad un lato dell’iPad, è stabilissima una volta agganciata ed io non sono riuscito a scaricarla nemmeno con un uso di oltre due ore.
Discorso diverso per la tastiera Keyboard Folio: non c’è bisogno di prendere le misure, la usate da subito, è completissima, ha un accoppiamento perfetto per l’iPad ed è utilissima per scrivere, ma anche per muoversi meglio all’interno di un documento. Morbidi i tasti con un feedback perfetto che vi fa sentire subito in confidenza.
Non mancano però i difetti, tutti riscontrati nell’uso quotidiano: la qualità delle plastiche nei punti di giunzione non è all’altezza di Apple dopo un anno di uso, è ingombrante se dovete usarla solo per leggere e non avete un piano d’appoggio, dovete staccarla per l’uso in modalità portrait, e avrei gradito più possibilità di regolarne l’inclinazione. È, infine, cara come un diamante con i suoi 198€ di prezzo medio.
Conclusioni
La domanda principe che va fatta alla fine di un test del genere è soltanto una: lo ricompreresti? La mia risposta, pur con i diversi difetti segnalati durante la recensione, è si, ma non questo. Per il valore percepito sul campo, il prezzo di mercato è molto alto: la versione 256GB o 512GB sono sicuramente più equilibrate nel rapporto costo/benefici.
Certo, questo iPad ha sicuramente spostato l’asticella dei tablet più su rispetto alla media della concorrenza e devo dire che ho avuto modo di sfruttarne a fondo moltissime caratteristiche. Ha ridotto i tempi di lavoro e di revisione dei documenti, ha senza dubbio contribuito a creare ottime presentazione per i clienti, e si è distinto nel montaggio di piccoli video per cui Final Cut era sprecato.
L’asticella si ferma però se volete usarlo come un notebook. Fa molte cose che fa il notebook, ma non è un notebook. Significa assenza del file system manager (no, FILE non vale), passare per forza per l’app foto nei montaggi, e molte altre cose. Quindi non sostituisce il Mac, ma integra il vostro lavoro velocizzandone moltissimi aspetti. Ovviamente io lavoro in un’agenzia, magari per uno studente sarà il mezzo ideale, per il content creator quasi: l’ambito in cui lo utilizzate cambierà di sicuro la luce sotto cui lo vedrete.
Se vi va, raccontatemi nei commenti la vostra esperienza o i vostri dubbi.