Breve news per segnalarvi l’arrivo del listing inventario anche per i rivenditori di auto. Dopo anni di proibizioni assolute e anatemi sembra che Google abbia compreso che il mercato auto è cambiato, passando da oggetti di culto a commodities. Disponibile solo in US e Canada (da Aprile) e in beta in Australia (da Maggio), sarà progressivamente disponibile anche da noi.
Ci sono voluti alcuni anni e una pandemia, ma anche Google, dopo un incomprensibile ostracismo (si, c’erano le case madri in pressing e BigG non convintissimo) ha permesso l’accesso al suo merchant center ai rivenditori di auto. Il mercato sta accelerando la propria transizione (ahimè) verso il concetto di auto “commodities”, complice un mutato atteggiamento trasversale alle varie generazioni di consumatori.
Insomma oggi come l’acqua il cliente vuole aprire il rubinetto della mobilità e prendere quello che vuole nel momento in cui lo vuole. Una volta volevi motore, cavalli e tenuta di strada, oggi vuoi un cellulare da mostrare agli amici e comodo da guidare, meglio se con cambio automatico, e che non dia pensieri se non quello di metterlo in carica la sera.
Si parte con il classico prezzo di acquisto su nuovo o usato, ma il vero terreno di battaglia sarà il noleggio ai privati: non so se sarà il terreno di scontro per la battaglia al fosso di Helm, ma volendo rimanere con l’analogia tolkeniana vi consiglio di guardare ad ovest (sorry) al mattino del quinto giorno.
Disponibile negli Stati Uniti da Marzo, in Canada da Aprile e in beta da Maggio in Australia, non c’è una data prevista per il nostro paese, ma io come sopra, sto guardando già ad ovest.