Il ROI è l’acronimo per Return on Investment, cioè il ritorno su quanto investito. Declinandolo sul mondo dell’advertising abbiamo una delle metriche cruciali per il calcolo del successo di una campagna emerge come una metrica cruciale per le aziende. Da non confondere con il ROAS, di cui trovate un’ampia definizione qui.
Cos’è il ROI e come va calcolato? #
Si tratta di una metrica finanziaria che misura il rendimento di un investimento confrontando il guadagno netto ottenuto con il costo dell’investimento stesso. Questo valore deve quindi includere tutti i costi sostenuti (quali ad esempio i costi di agenzia, i diritti per uno spot, il costo di un influencer, etc) ed è solitamente espresso come un rapporto percentuale.
Il calcolo è semplice:
Ad esempio, se un’azienda investe 10.000€ in un progetto e ottiene un ricavo netto di 15.000€, il ROI sarebbe del 50%.
Differenze tra ROI e ROAS #
Sebbene il ROI e il ROAS (Return on Advertising Spend) siano entrambi indicatori di performance di una data attività, ci sono distinzioni significative tra i due concetti. Mentre il ROI valuta il rendimento complessivo di un investimento, considerando tutti i costi associati, il ROAS si concentra specificamente sul ritorno generato dalla spesa pubblicitaria. Il ROAS non include tutti i costi dell’investimento, ma solo quelli relativi alla pubblicità.
Ottimizzazione del ROI per Massimizzare i Rendimenti #
Per massimizzare il ROI, è essenziale adottare strategie efficaci:
- Analisi approfondita: Effettuare un’analisi dettagliata dei potenziali investimenti, considerando sia i potenziali guadagni che i rischi coinvolti.
- Valutazione dei fornitori: Dato il forte peso dei costi diversi da quelli pubblicitari, l’analisi costi benefici potenziali permette di scegliere un fornitore che abbia un rapporto favorevole.
- Monitoraggio costante: Monitorare regolarmente le performance delle campagne, apportare modifiche o ri-allocare le risorse quando necessario.